La lingua
La salute della nostra bocca non riguarda solo i denti, ma anche tutti i tessuti molli, le gengive, le labbra e la lingua. Tutte queste parti, che siano mucose o muscolari, contribuiscono alle funzioni principali del cavo orale, come la masticazione, la fonazione, la respirazione. Ognuno di noi deve prendersi cura del proprio cavo orale in prima persona, con igiene orale quotidiana e visite periodiche dal medico dentista.
Dopo aver parlato di tessuti molli e palato, vediamo quali sono le funzioni della lingua, come è fatta, quali patologie possono colpirla, perché è importante mantenerla pulita. Scopriremo che non si tratta di un muscolo unico, ma di diverse fasce muscolari unite tra di loro per permettere diversi movimenti. Oltre a essere indispensabile per tutte le funzioni della bocca, è una cartina tornasole molto utile per individuare patologie presenti che in altri organi del corpo. Infine spiegheremo come tenere pulita la lingua per ridurre il problema dell’alitosi, smontando la credenza che l’alito cattivo sia dovuto alla cattiva digestione. Consigliamo sempre, in caso di dubbi e perplessità, a contattare il proprio ortodontista di fiducia o il nostro studio, per richiedere una prima visita e un consulto.
La lingua non è un muscolo, come molti credono, ma un organo muscolare formato da diverse fasce muscolari, ciascuna delle quali permette movimenti specifici. Queste sono poi ricoperte da una mucosa, dal colore rosato quando è in salute, e dalle papille gustative linguali, responsabili del passaggio del gusto al cervello, come vedremo tra poco. Rimane ancorata al palato inferiore del cavo orale grazie al cosiddetto frenulo, una sezione mucosa.
Ricca di nervi e vasi sanguigni, è formata da muscolatura estrinseca e intrinseca. Se infatti la lingua fosse un muscolo unico, non avremmo la possibilità di compiere tutti i movimenti che ci occorrono. Possiamo infatti spostarla in diverse direzioni, anche durante la masticazione, estrarla o ritrarla, alzarla e abbassarla. Ciascuno di questi movimenti è permesso da un muscolo specifico, come l’ioglosso, lo stiloglosso, l’amigdaloglosso o il muscolo verticale. La ricorrenza del termine “glosso” non è ovviamente casuale. Questo termine infatti significa proprio “lingua” ed è usato, specialmente in ambito medico, per indicare tutto ciò che concerne la lingua e, in senso lato, labbra, bocca, faringe.
Funzioni
La lingua partecipa attivamente a tutte le funzioni che svolgiamo con la bocca, collaborando con labbra, denti e muscolatura facciale. La prima è la masticazione, durante la quale fornisce un importante contributo per impastare il cibo con la saliva, trasformandolo nel cosiddetto bolo. Quest’ultimo viene poi deglutito, sempre con l’aiuto dei muscoli della lingua e attraversa la faringe e l’esofago verso l’apparato digerente.
Quando parliamo, usiamo tutte le parti che compongono il cavo orale. Labbra, denti e lingua lavorano insieme per la corretta pronuncia delle lettere e delle parole. Ogni suono infatti viene emesso in modo diverso sfruttando diversi muscoli e diverse posizioni della bocca, anche se sono automatici e involontari una volta che siamo adulti. Inoltre è importante non solo sotto l’aspetto delle funzioni meccaniche, ma è un punto di riferimento anche per individuare malattie e patologie. Il medico, guardando la colorazione o lo stato della lingua, può ipotizzare l’insorgere di malattie o disturbi di cui il paziente soffre.
Patologie
Come ogni altra parte del nostro corpo, anche la lingua può essere soggetta a malformazioni, congenite o acquisite geneticamente, o malattie. Può presentarsi, se affetta da macroglossia, una lingua con insolita crescita di volume, o troppo aderente al palato nel caso di anchiloglossia. Oltre a queste patologie, può restare coinvolta nelle infezioni del cavo orale che interessano palato e tessuti molli, ospitare batteri responsabili anche della formazione della placca, riportare ulcere, dermatiti, infiammazioni o lesioni di diversa natura, fino a perdere la ricezione dei sapori.
Il medico di base o il dentista possono individuare la presenza di altri disturbi di salute osservando lo stato della lingua. Le difficoltà di movimento possono essere causate da problemi neurologici, un colorito pallido può essere sintomo di disturbi gastrici. La secchezza è dovuta da problemi a livello renale, mentre il colorito giallognolo fa riferimento al fegato. Infine, in caso di scarlattina presenta pallini rossi sulla superficie.
Alitosi
Uno dei disturbi più frequenti, tra quelli legati al cavo orale, c’è sicuramente l’alitosi. Spesso si associa questo problema a una cattiva digestione, ma questo è un mito da sfatare perché le due cose non sono correlate. Abbiamo accennato che sulla lingua possono accumularsi batteri e microflora, la quale può provocare alitosi se non pulita correttamente. L’alito cattivo infatti è una conseguenza diretta di una cattiva igiene orale. Oltre ai denti, che devono essere puliti con spazzolino e filo interdentale, deve essere pulita anche la lingua, per eliminare proprio la microflora che tanto influisce sull’alito.
Uno dei mezzi per eseguire questa pulizia e rinfrescare l’alito è il collutorio, ma bisogna prestare attenzione a possibili effetti collaterali. Non tutti i collutori infatti usano lo stesso principio attivo, ciò che fa la differenza tra una buona pulizia e un semplice risciacquo. La clorexidina è uno dei principi attivi migliori dal punto di vista dell’eliminazione della microflora batterica, ma un abuso può macchiare i denti. Altri collutori al mentolo non hanno efficacia se non nella profumazione temporanea. In alternativa si possono utilizzare appositi spray da applicare sulla lingua. L’igiene orale è molto importante soprattutto la sera, prima di dormire, perchè durante la notte diminuisce l’afflusso di saliva, la quale durante il giorno contribuisce alla pulizia della lingua stessa. Meno saliva significa quindi meno pulizia, rendendo indispensabile la pulizia dei denti serale.
Pulizia
Per rimuovere il problema dell’alitosi dunque è necessario pulire la lingua dalla microflora batterica. Oltre al collutorio, si può intervenire direttamente sulla superficie linguale, con lo spazzolino tradizionale o con un apposito raschietto. Se si utilizza lo spazzolino classico, si devono preferire le setole morbide, per non sollecitare eccessivamente le papille gustative. Tenendo lo spazzolino perpendicolare alla linea della lingua, compiere dei movimenti fluidi dall’interno verso l’esterno, cercando di estrarla il più possibile dalla bocca.
Anche con il raschietto linguale bisogna usare cautela, senza esercitare troppa pressione. Il movimento deve essere sempre fluido e lento, senza gesti troppo frenetici. La superficie ruvida del raschietto cattura la patina batterica, quindi si consiglia di sciacquare lo strumento ogni volta prima di passarlo di nuovo. Il movimento deve essere sempre dalla parte più posteriore della lingua verso l’esterno della bocca. Bisogna sempre ricordare che una buona igiene orale è alla base della salute dei denti, insieme a visite periodiche dal medico dentista per un controllo o una pulizia dei denti professionale.