Sigillatura denti

La sigillatura dei denti è un sottile rivestimento in resina che viene fatto aderire nei solchi e nelle fossette di denti appena erotti.

Di solito è applicato sulle superfici masticanti dei molari, dove si trovano i solchi più profondi, ma può essere esteso anche sulle superfici vestibolari o linguali, in relazione alla profondità di quest’ ultimi.

Le sigillature dentali aiutano a proteggere i denti dalla formazione di carie. Rispetto alle superfici lisce, solchi e fossette tendono a trattenere placca e detriti alimentari, particolarmente aggressivi nei confronti dello smalto non ancora completamente mineralizzato dei denti appena erotti.

Il sigillante riempie questi solchi rendendo liscia la superficie del dente, impedendo ai detriti di depositarsi e semplificandone la pulizia e perciò rendono il dente più resistente alla formazione di carie.

I sigillanti dentali sono da considerare una misura preventiva e non una terapia curativa come le otturazione eseguite su denti già cariati.

Le sigillature denti più efficaci sono quelle applicate in assenza del minimo segno di infiltrazione cariosa.

Un’altra complicanza associata a denti con solchi e fossette molto profonde riguarda lo spessore dello smalto che si trova alla loro base, frequentemente molto sottile. Ciò significa che solchi profondi non solo rendono il dente più suscettibile alla carie, ma determinano anche una progressione più rapida della stessa verso l’interno del dente una volta che si sia sviluppata.

Non tutti i denti necessitano di una protezione con sigillature: l’odontoiatra dopo un esame intraorale, stabilirà come procedere.

La decisione del dentista è dettata da:

  • morfologia di solchi e fossette: denti con solchi stretti e profondi richiederanno un intervento più urgente rispetto a quegli elementi con solchi naturalmente piatti e arrotondati.
    I molari tipicamente presentano solchi più pronunciati e perciò sono quelli più frequentemente sigillati. Tuttavia qualsiasi elemento può presentare qualche irregolarità della superficie che rende auspicabile una sigillatura;
  • la presenza e la quantità di depositi di placca;
  • abitudini dietetiche;
  • presenza di carie anamnesi positive alle stesse;
  • fluroprofilassi
  • il dente dev’essere mantenuto asciutto durante l’applicazione del sigillante dentale. Ciò significa che la porzione di dente che riceve il trattamento deve essere sufficientemente erotta per consentirne l’isolamento con appositivi dispositivi;
  • il paziente dev’essere collaborante.
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Considerazioni relative all’età:

L’età precisa perché ciò si verifichi varia da dente a dente e da bambino a bambino.

Linee guida:

  • i primi molari permanenti solitamente erompono tra i 5 e i 7 anni: in questa fascia d’età molti bambini sono già abbastanza collaborativi
  • i secondi molari permanenti erompono tra gli 11 e i 14 anni.  A quest’età l’odontoiatra può farsi un’idea più chiara della qualità dell’igiene del bambino e della necessità di una misura preventiva aggiuntive: quei bambini che avranno manifestato buone abitudini igieniche e alimentari potranno essere esclusi dalla terapia.

Le sigillature dentali di altri denti permanenti viene eseguita valutando caso per caso, in generale oltre ai molari può risultare vantaggiosa la sigillatura di premolari con solchi profondi o incisivi con fossette linguali molto accentuate.

 

Una sigillatura soddisfacente solitamente dura tra i 3 e i 5 anni. Alcune tuttavia possono durare fino a 10 anni. L’integrità delle sigillatura dei denti è essenziale: la sigillatura protegge il dente solo se intatta. Ad ogni controllo l’odontoiatra valuterà la congruità della sigillatura e la necessità di eventuali riapplicazioni o riparazioni.